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Intraprendere un viaggio con bambini piccoli può causare qualche grattacapo anche al più esperto e coraggioso dei viaggiatori. Se poi il mezzo utilizzato è l’aereo, i timori possono trasformarsi in ansie e paure. In realtà, questo mezzo non comporta problemi particolari per bambini e neonati, basta semplicemente tenere presente qualche accorgimento. Come ci raccontano un’esperta di educazione infantile e una mamma viaggiatrice.

L’ESPERTA: Cristina Silvente xxxxx LA MAMMA VIAGGIATRICE: Vanessa
psicologa perinatale                     xxxxx mamma di Chloé

Volare con bambini

1. COSA PORTARE

Cristina:

I bambini non hanno bisogno di molte cose (a parte la pappa e i pannolini), l’importante per loro è stare con i propri genitori! Se vostro figlio ha già cominciato ad afferrare tutto quello che gli capita davanti agli occhi, sarà utile avere a portata di mano qualche oggetto o giocattolo che attiri la sua attenzione. Spesso negli aeroporti li regalano, altrimenti andrà benissimo qualsiasi cosa possa convertirsi in un passatempo: delle chiavi, un bicchiere, un pezzo di carta, un cuscino…

Vanessa:

Volare con bambini piccoliPer non farvi sorprendere da imprevisti, preparate una borsa con tutto ciò che potrebbe servirvi: giocattoli/libri preferiti (poco ingombranti); qualcosa di confortevole con un odore familiare, come una copertina o il suo piccolo cuscino; pannolini (fate una stima della quantità necessaria perchè occupano molto spazio) e salviettine umidificate; un cambio di vestiti (e se volete arrivare puliti, sarà meglio portarne uno anche per i genitori); bavaglino; il latte o la pappa nella guista dose (nel mio caso è stato facile: era latte materno al 100%!). E per finire, molta pazienza…

2. DISTURBI PIU’ FREQUENTI E RIMEDI

Cristina:

Se hanno già cominciato a camminare e il viaggio è lungo, i bimbi potrebbero aver bisogno di fare due passi per i corridoi o i bagni. Se il volo è notturno siete più fortunati: probabilmente i piccoli dormiranno per gran parte del tempo.

Vanessa:

Allattare il bebè o dargli il biberon durante il decollo e l’atterraggio è un buon trucco per evitare che la pressione gli dia fastidio alle orecchie. In ogni caso è meglio avere con sé un analgesico nel caso il malessere sia più serio. Ricordatevi la ricetta: spesso sono liquidi e ai controlli potrebbero farvi storie!

Con l’aria condizionata la pelle del bambino tende a seccarsi molto; vi consiglio di portare una crema idratante e un siero fisiologico per il naso e gli occhi, parti più soggette alla secchezza.

3. CONSIGLI PRATICI PER I GENITORI

Cristina:

volare con bambiniRilassarvi è il miglior modo per far rilassare i piccoli. Ricordatevi che state facendo un viaggio di piacere, e se lo vivrete come un’avventura per loro sarà ancora più divertente. Le mie figlie, ad esempio, vanno pazze per gli aerei!

Non consiglio di far stancare i bambini prima di salire a bordo; sarebbe meglio evitare un eccesso di stimoli: già il viaggio di per sè è un bel cambiamento…

Se un bambino è abituato a stare nello zainetto o comunque a contatto diretto con i genitori, si abituerà più facilmente all’aereo, dove starà spesso in braccio a loro (sui voli a lunga percorrenza si può chiedere una culla: nel mio caso l’ho usata solo in un’occasione e per poco tempo).

Vanessa:

Quando un bimbo è piccolo è meglio cambiarlo direttamente al proprio sedile o nella culla. Affrontare una turbolenza sul fasciatoio poco stabile del minuscolo bagno dell’aereo è un’esperienza poco piacevole!

volare con bambiniSe il neonato viaggia nella culla fornita dalla compagnia aerea (va richiesta al momento della prenotazione), tutte le volte che incontrerete turbolenze vi verrà chiesto di tirarlo fuori. Durante il volo di andata, non avevo la culla ma hanno dato a me e al mio compagno un posto centrale. E’ andata benissimo: abbiamo costruito per Chloé un piccolo lettino, con la sua copertina e la cintura di sicurezza allacciata e ha dormito perfettamente. E se trovate una hostess simpatica e accondiscendente ancora meglio! Il ritorno con la culla, invece, è stato traumatico. Volo notturno con un sacco di turbolenze. Ho finito per tenerla in braccio, perchè da tanto tirala fuori e rimetterla nella culla, era impossibile farla addormentare.

4. COME COMPORTARSI CON GLI ALTRI PASSEGGERI

Cristina:

Un rapporto difficile da gestire, soprattutto quando vostro figlio si lamenta e voi fate tutto il possibile per calmarlo senza riuscirci. In caso di problemi, cercate di far capire che a nessuno piace dare fastidio agli altri, e un bimbo quando piange non lo fa perchè è maleducato, ma solo per esprimere una necessità. La mia esperienza è stata molto positiva: le bambine sull’aereo passavano il tempo a succhiare il latte e a dormire, e alcuni passeggeri alla fine del volo ci hanno detto che erano rimasti sorpresi di non averle nemmeno sentite!

Vanessa:

Volare con bambini Rassegnatevi: un bimbo non può essere buonissimo per 12 ore di seguito nemmeno in casa! Quindi, armatevi di buona volontà, tirate fuori qualsiasi cosa possa attirare la sua attenzione e preparatevi a passare una buona parte del viaggio nel corridoio facendovi amici o nemici, a seconda dell’umore di vostro figlio!

Non preoccupatevi se gli altri passeggeri vi guardano storto: assicuratevi che il bambino stia bene e cercate di divertirvi. Prendete me. Chloé aveva scoperto la sua voce giusto alcuni giorni prima del viaggio. Vi ho detto che è stata molto brava…tranne quando era stanca e non riusciva a dormire. Allora si metteva a gridare; non piangeva, ma lanciava degli acuti penetranti. Cosa potevo fare? Mancavano ancora due ore alla fine del volo ed era stata meravigliosa per 10 ore! Allora, con l’aria più rilassata del mondo, ho sfoderato un sorriso (poco convincente) ai vicini provando a scherzare (in modo ancora meno convincente): “sì, lo so, diventerà cantante d’opera…”.

Del resto, la creatività può venir meno nei momenti di panico, ma non bisogna mai e poi mai perdere il buon uomore!

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Ora che avete letto i nostri consigli, pianificate la vostra vacanza in famiglia, rilassatevi e salite sull’aereo…

3 responses to “Tra le nuovole da 0 a 12 mesi: consigli per chi vola con bambini piccoli

  1. Hai ragionissima! Sul viaggio sono pienamente d’accordo, sulle mete in genere coi bimbi piccoli io mi sono sempre aiutata con hotel, spiagge attrezzate per bambini come quelle con la nursey della bepanthenol (in genere si trovano a Rimini o in riviera in generale) non so se c’è un corrispettivo all’estero, ma di sicuro per le ferie al mare in italia, sulla riviera, avere una zona allestita con fasciatoio e area per allattare in pace è una bella comodità!

    1. Ciao Maria,
      grazie per la tua testimonianza e apprezzamento. Se hai altre mete o hotel da consigliare faccelo sapere!

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