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Il blog di eDreams
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Avere una vita quasi perfetta, fatta di un buon lavoro, amici, famiglia e tranquillità economica, il tutto condiviso con un partner che si ama. Poi un giorno, insieme, decidere di prendersi una lunga pausa da tutto. Una pausa per fare il  giro del mondo (se vi interessa fare lo stesso, leggete i consigli di eDreams qui), con un mezzo di trasporto che permette di assecondare i propri ritmi e di entrare in contatto con la gente, i paesaggi, lo stile di vita. Questa è la storia di Rachel e Leo, ovvero una coppia di brasiliani che 19 mesi fa decidono di mettersi in strada e attraversare mezzo pianeta. Le loro avventure le raccontano sul blog viajologoexisto, dove oltre a far conoscere le destinazioni visitate affrontano questioni pratiche e danno consigli a chi voglia seguire le loro orme. Il blog di eDreams vi propone oggi un’intervista con loro, per ispirarvi e farvi sognare.

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Ciao Leo e Rachel. Raccontateci un po’ di voi: età, storia, interessi…

Io ho 30 anni e Rachel 28. Ho frequentato una business school, poi ottenuto un MBA e Rachel ha fatto più o meno lo stesso, diplomandosi in un MBA di economia. Entrambi abbiamo lavorato nel mercato finanziario per 9 anni prima di decidere di cambiare le nostre vite e realizzare il sogno di guidare dal Brasile all’Australia. Oltre a lavorare in banca, mi dilettavo con la fotografia e Rachel è sempre stata piuttosto interessata alla gastronomia. Ci siamo preparati per molti anni a questa grande avventura, e il viaggio è il nostro modo per unire tutte le passioni e svilupparne di nuove.

Entrambi avevate dei buoni lavori e una qualità di vita alta in Brasile, ma avete comunque deciso di lasciarvi tutto alle spalle per vivere un’avevntura. E’ stato difficile prendere questa decisione?

Effettivamente, lasciare i nostri rispettivi lavori è stata la parte più difficile. Tutti pensavano che fossimo matti a lasciare una carriera sicura per vivere in un’automobile, ma dall’altra parte sapevamo che era il momento giusto per farlo. Senza figli, con risparmi sufficienti e abbastanza giovani da poter poi pianificare un nuovo inizio (speriamo!). Seriamente, amiamo lavorare e questo è uno dei motivi per cui abbiamo dedicato così tanto tempo al nostro progetto.

Perchè avete deciso di usare la macchina come mezzo di trasporto invece che, ad esempio, l’aereo? 

L'automobile di Rachel e Leo
L’automobile di Rachel e Leo

In realtà, non abbiamo mai considerato l’idea di usare l’aereo. All’inizio del 2012, avevo letto un libro su una coppia di brasiliani che avevano compiuto un viaggio intorno al mondo nel 2003. C’erano alcune similitudini tra la loro e la nostra situazione e ho pensato: “posso farlo, è fantastico!”. Un anno dopo, nel maggio del 2013, ci siamo messi al volante pronti per partire. A Rachel, con mia sorpresa, piacque l’idea e si mise rapidamente a cercare posti da visitare; è stata lei a pianificare la rotta!

Avete deciso di visitare 70 Paesi in 42 mesi. Come avete pensato il percorso? Siete flessibili e aperti a cambiare i piani strada facendo o tutto è stato deciso dall’inizio? 

Ora siamo a metà del viaggio. Sono passati 19 mesi da quando abbiamo lasciato il Brasile e fino ad ora abbiamo attraversato 43 Paesi. Il prossimo marzo dovremmo essere arrivati in Sud Africa e da lì inizieremo a guidare verso nord fino al Kenya, da dove “spediremo” la nostra auto in India dirigendoci poi verso Singapore attraversando il Sud Est Asiatico. Parlando del percorso, abbiamo più o meno pianificato tutto fin dal principio, soprattutto perchè volevamo poter stimare i km e il costo totale. Ma, anche se cerchiamo di seguire il piano originale, ci concediamo un po’ di flessibilità per fare dei piccoli cambi. La cosa importante è rispettare alcune scadenze: arrivare in tempo per le migrazioni in Kenya o evitare i monsoni in India, per esempio.

Ushuaia-Argentina
Ushuaia, Argentina

Potete descriverci la vostra routine quotidiana? 

Il nostro programa cambia parecchio, soprattutto perchè nei circa 600 giorni di viaggio fatti finora, abbiamo ricevuto più di 200 inviti sulla nostra pagina Facebok da gente che ci offriva di fermarci nelle loro case. Questo ha arricchito enormemente il nostro viaggio e le nostre vite. Non solo siamo riusciti a risparmiare un po’, ma anche a comprendere meglio la cultura locale attraverso il contatto con queste persone. Ma, nelle giornate normali, generalmente ci accampiamo sulla nostra tenda sul tetto, facciamo colazione mentre guidiamo verso qualche splendido luogo e poi passiamo la giornata facendo foto, parlando con la gente, osservando ciò che ci sta intorno e molto altro…Prima che faccia buio cerchiamo un camping (già individuato in precedenza), ci connettiamo ad internet per aggiornare le nostre pagine, cuciniamo la cena, suoniamo un po’ la chitarra e leggiamo moltissimo (amiamo leggere!). Questa per esempio è stata la nostra routine nel deserto del Sahara fino a poco tempo fa.

Parlateci di come passate il tempo in auto. Che musica ascoltate? Avete una playlist a cui siete affezionati? 

Guidare porta via un sacco di tempo. Abbiamo calcolato che da quando siamo partiti, abbiamo guidato per 2029 ore, 84 giorni interi. Quindi si, considerando anche che non ci piace guidare di notte, serve un sacco di pazienza. Facciamo sempre sapere ai nostri genitori dove ci troviamo, nel caso in cui succeda qualcosa di imprevisto. Durante il tempo in macchina parliamo molto; qualsiasi argomento che possiate immaginare, l’abbiamo affrontato! Scarichiamo anche un sacco di podcast e abbiamo più di 10000 canzoni. I generi? Amiamo la musica brasiliana, in particolare un’artista che si chiama “Maria Rita”, poi Joss Stone, Belle and Sebastian, Marcelo Camelo, Bob Marley, Maroon 5, etc. I nostri gusti musicali sono molto eclettici.

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Qual è il vostro budget giornaliero, approssimativamente? 

Abbiamo un budget di $100,00 al giorno, che comprende tutto: dal costo del parcheggio, ai soldi per imbarcare l’auto e tutto il resto. Oggi ad esempio, finora abbiamo speso $99.1. Cerchiamo di essere molto aperti sul tema spese  e sul blog scriviamo nel dettaglio quanto e per cosa spendiamo. Facciamo tutto il possibile per aiutare i futuri viaggiatori!

Una strada nel deserto del Sahara
Una strada nel deserto del Sahara

Cosa vi manca di più della vostra confortevole vita in Brasile? 

Onestamente, ci mancano molto amici e famiglia, molto più delle cose pratiche. La nostra tenda è comoda e accogliente, il camping normalmente ha acqua calda, internet e i “comfort” basilari. Ovviamente, non possiamo vedere un film mentre stiamo stesi sul divano con una coperta al calduccio, come facevamo a casa. Ma la vita è fatta di scelte, giusto?

Qual è il Paese che vi è piaciuto di più finora?

E’ una domanda difficile, ogni Paese che abbiamo visitato aveva lati positivi e negativi. Un esempio: in Nicaragua abbiamo trovato onde fantastiche per il surf e splendide spiagge, ma non credo sia un buon posto per vivere. La Patagonia è stata probabilmente la destinazione più spettacolare, ma troppo fredda per noi! La California ci è piaciuta molto e l’Europa è magica. Ogni luogo ha il suo proprio linguaggio, cibo, storia…insomma, non sapremmo proprio cosa rispondere!

Playa Maderas Nicarágua
Playa Maderas, Nicaragua

Avete un blog dedicato alla gastronomia del mondo. Questo significa che provare nuovi sapori è una parte importante della vostra esperienza di viaggio; qual è il luogo che vi ha sorpreso di più da questo punto di vista? 

Il Perù è stata una piacevole sorpresa. Ci siamo fermati per 60 giorni e non sono stati sufficienti per provare tutti i deliziosi piatti della cucina locale. Il “ceviche” fatto con pesce crudo marinato con limone e altri ingredienti locali è semplicemente delizioso…si potrebbe mangiarlo tutti i giorni! La scena gastronomica qui è in continua evoluzione, con nuovi chef che sperimentano mixando i sapori. Ci torneremo, questo è sicuro!

Qual è stato il momento più speciale del vostro viaggio? E il più difficile? 

Il momento più difficile è stato in Cile, quando ci hanno derubato. Hanno preso il mio equipaggiamento fotografico (fortunatamente eravamo assicurati), siamo dovuti andare alla polizia per spiegare la situazione e nessuno sembrava farci troppo caso. E’ stato parecchio stressante. Il nostro migliore momento, può sembrare un cliché, ma è ogni giorno. Siamo stati contenti per aver passato il nostro primo confine, poi per essere entrati nel terzo Paese, poi per aver raggiunto gli Stati Uniti, l’Europa, eccetera. Insomma, ci sorprendiamo un po’ per tutto! Ci sentiamo davvero fortunati e grati per l’esperienza che stiamo facendo!

Parlando di momenti stressanti, come li gestite? Avete qualche trucco per mantenere la calma? 

Il trucco è ricordare che il 99% delle persone che conosciamo vorrebbero essere al nostro posto. Ovviamente non è così semplice, ma cerchiamo di ricordarcelo sempre. Inoltre, mi dico spesso “prendila con calma, tutto si sistemerà”. Avere una visione ottimista è fondamentale!

Com’è viaggiare con il proprio partner? 

Fantastico! Avere l’opportunità di condividere tutte queste esperienze è incredibile, così come avere al tuo fianco una persona di cui ti fidi ciecamente. Ci aiutiamo quando ne abbiamo bisogno, ci sproniamo a crescere e ci rispettiamo molto. Cose semplici che fanno tutta la differenza!

Allora, vi è venuta voglia di prendere la macchina e partire?

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