Soprattutto per i backpackers, che viaggiano con uno zaino in spalla e con un budget piuttosto limitato, il “cibo di strada” è un modo economico e delizioso per avvicinarsi alla gastronomia e alla cultura locale. Chioschi, bancarelle, piccole rosticcerie sono sempre dietro l’angolo, rapiscono i sensi con profumi e sapori intensi ed invogliano ad uno spuntino rapido e sostanzioso, da mangiare con le mani e senza fare troppo gli schizzinosi!

A Genova il piatto principe del cibo di strada è la farinata, focaccia sottile a base di farina di ceci.
La variante palermitana, non più intera ma fritta e servita in piccole porzioni, è la deliziosa panella; le panelle sono accompagnate spesso dalle arancine, timballi di riso allo zafferano con piselli, carne macinata e caciocavallo.
E per i palati e gli stomaci forti, da non perdere il famoso “pani ca meusa”: milza ripassata nella saimi (strutto) e mangiata nella vastedda, tipico panino tondo spolverato con semi di sesamo. Nei popolari mercati Di Palermo, dalla Vucciria a Ballarò, troverete polipo fresco cotto al momento, da provare subito con sale e limone.

Anche il panino con il lampredotto, tipico spuntino fiorentino, non è certo per i tipi più delicati: pezzi di trippa bolliti per ore con pomodoro, cipolla, prezzemolo e sedano nel cui brodo viene poi imbevuto il panino. Il tutto spolverato di pepe nero e salsa verde. I trippai oggi a Firenze non hanno più vita così semplice, con le moderne norme igienico sanitarie, ma sono ancora sparsi in molti angoli della città. Mettete da parte la finezza e trovateli!
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Avete mai provato uno di questi spuntini? Diteci qual è il vostro cibo di strada preferito!