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Dove?

La Pasqua ortodossa è una ricorrenza che si celebra in vari Paesi, ma oggi parleremo in concreto dei festeggiamenti in Grecia.

Quando?

Quest’anno la Pasqua ortodossa coinciderà con quella cattolica e il culmine sarà la domenica 24 aprile. Ad ogni modo, i festeggiamenti iniziano già dal sabato precedente, il cosiddetto Sabato di Lazzaro.

Cosa la contraddistingue?

Le uova rosse della Pasqua ortodossaTipico di questa festa, celebrata in occasione della prima domenica dopo il plenilunio dell’equinozio di primavera, è colorare delle uova di rosso e decorarle con dei disegni fatti di cera sciolta, in onore della Resurrezione del Signore.

Perchè?

L’origine di questa usanza deriverebbe direttamente da alcuni fatti narrati nella Bibbia. Quando Maria Maddalena scoprì che il sepolcro di Gesù era vuoto, corse dai discepoli e annunciò la notizia; Pietro disse che le avrebbe creduto solo se le uova che portava nel paniere si fossero colorate di rosso e, in quanto pronunciò queste parole, le uova diventarono rosse. Il colore rosso può essere visto come il simbolo del sangue di Cristo, il simbolo della gioia per l’annuncio della Resurrezione o, ancora, come una sorta di protezione per allontanare il male.

Principali eventi della Pasqua ortodossa in Grecia:

La domenica delle palme

Detta “Ton Vaion” (da Vaghia’, cioè palma), è il giorno in cui si adornano le chiese con le palme, ricordando che “dopo palme e rami ci fu l’ingresso di Gesù a Gerusalemme”.

A Corfù si svolge la famosa Processione delle Venerabili Spoglie di Agios Spyridion, per cui la città si colora di rosso, data la tradizione di appendere panni di questo colore alle finestre. La processione ricordo la liberazione dalla peste che colpì l’isola tra il 1629 e il 1630.

Venerdì santo

È un giorno di riposo, digiuno e lutto. La religiosità con cui la gente vive questa giornata si respira nell’aria.

Ad Atene, i giovani si dividono in due gruppi: uno adorna l’epitaffio, mentre l’altro si reca al porto e lì prepara con la paglia il fantoccio di Giuda, posizionandolo su una barca. La sera, dopo la processione, tutti si dirigono al porto per vedere come brucia questa sagoma e, alla fine del rogo, il sacerdote fa gli auguri a tutti.

A Kio, le porte delle case vengono lasciate aperte durante la processione, così che possa entrare la grazia divina.

Sabato santo

La mezzanotte del sabato rappresenta il culmine dei festeggiamenti; il sacerdote bussa alla porta della chiesa per tre volte e annuncia la Resurrezione di Cristo, la spalanca e viene intonato l’inno di resurrezione. I fedeli non spengono le loro candele finché non si consumano del tutto.  Al ritorno, con il fumo della candela ancora accesa si fa una croce sullo stipite superiore della porta di casa, si entra, si accendono i lumini di fronte alle immagini sacre o dei cari e poi si consuma la cena a base di uova rosse, zuppa maghiritsa (interiora di agnello tagliate finissime e lessate con cipolla, aneto, riso e accompagnate da una salsa a base di uovo e di limone) e kokoretsi (interiora allo spiedo).

Domenica di Pasqua

La prima cosa che fanno i membri della famiglia è quella di battere una contro Uova di Pasqual’altra le uova dipinte di rosso, pronunciando la frase di rito, “Christos anesti” (Cristo è risorto), a cui l’altro deve rispondere “alithos anesti” (è veramente risorto). Le uova non si devono rompere. Una volta mangiate, è tipico sotterrare i gusci vicino alle radici degli alberi, augurandosi fertilità per tutto l’anno. In alcuni casi, l’uovo colorato per primo viene seppellito nel campo, segnato il punto dove si inizierà ad arare. È tradizione anche interrare i gusci vicino alle viti per proteggerle dalle malattie.

Un’ultima curiosità

Per Pasqua le famiglie, gli amici, i vicini di casa si riuniscono per mangiare l’agnello allo spiedo. Lo spiedo è di solito manuale e lo si gira un po’ per uno, per ore, passando sulla carne una foglia bagnata del tradizionale ladorigani, un mix di olio ed origano. Tutto intorno si balla e si canta in allegria.

Noi del blog di eDreams abbiamo voluto offrirvi alcune informazioni sulla Pasqua ortodossa. Se voi ne sapete ancora di più, l’avete vissuta in prima persona o siete già nel pieno dei preparativi di questi festeggiamenti, lasciateci un commento e raccontateci la vostra esperienza!

One response to “La Pasqua ortodossa in Grecia

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